Dopo il devastante crollo, quel che un tempo era stato il gioiello più splendido di Noto sembrava inesorabilmente perduto. Nel 2000 hanno avuto inizio i lavori di restauro.
Sono stati riedificati i nuovi pilastri di destra. Quindi 
					si è passati alla demolizione e alla successiva 
					ricostruzione dei pilastri della navata sinistra, che 
					riportavano la stesse gravi imperfezioni di quelli crollati 
					(pietre di fiume). Rifatta la navata centrale, la navata 
					destra, i cupolini di destra, i contrafforti, gli archi 
					trasversali e longitudinali. Infine l'innalzamento della 
					nuova cupola, pressoché identica all'originale: differisce 
					solo per piccolissime correzioni. È infine importante 
					sottolineare che la nuova copertura della chiesa non è in 
					cemento come quella crollata, bensì a falde come quella 
					originaria.
					La ricostruzione è stata eseguita con gli stessi materiali e 
					con l'ausilio delle medesime tecniche del '700. Sono state utilizzate pietre locali, ma con accorgimenti 
					antisismici. Proprio per migliorare la resistenza a forti 
					terremoti si è fatto ricorso anche a materiali come la fibra 
					di carbonio.![]()
Fine dei lavori: 18 giugno 2007.