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Itinerario dagli appennini ai Pirenei

Barcellona


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La Ciutadella: il parco di Barcellona

Il polmone verde di Barcellona Il Parco della Ciutadella si trova dove una volta c’era la cittadella militare fortificata. Sono ancora visibili alcuni degli edifici originari come la Cappella, il Palau del Governador e l'Arsenale, che oggi è sede del Parlamento della Catalogna. Il Parco è il luogo ideale per allontanarsi dal caos della Rambla o dal traffico di Barcellona; ha un aspetto accogliente e tranquillo, ideale per rilassarsi, passeggiando tra cascate, laghi, alberi e prati.

 All’interno trovano spazio il Museo di Zoologia e il parco zoologico. Chi entra nel parco dalla passeggiata di Colombo incontra due statue dello scultore Venanci Vallmitjana (1882-85) che rappresentano l'Agricoltura e la Marina, riflesso delle idee progressiste dell'epoca. Vicino all'entrata che dà alla passeggiata di Colombo, sulla destra, troviamo il busto del filologo e primo storiografo della letteratura catalana Manuel Milà i Fontanals (1818-1884), opera di Manuel Fuxà. Quasi davanti al monumento a Milà i Fontanals, si alza la statua equestre dal generale Joan Prim, che volle l’abbattimento definitivo della Cittadella. La scultura originale, opera di Lluís Puiggener (1887) fu abbattuta e fusa durante la Guerra Civile, ed una nuova statua fu ricreata dallo scultore Frederic Marès in 1940.

Walt e Disney e gli eroi catalani In direzione allo Zoo c’è il monumento dedicato ai volontari catalani della Prima Guerra Mondiale, ma che ricorda anche quelli che lottarono durante la Seconda Guerra Mondiale. All'entrata dello Zoo, possiamo vedere un gruppo di cervi nell’atto di saltare (1969), opera della scultrice Núria Tortras. Questa opera è un omaggio a Walt Disney. L'entrata principale dello Zoo si trova al fianco del Parlamento della Catalogna.

Nella piccola piazza nel recinto dello Zoo si trova uno dei monumenti più popolari della città: è la Dama dell’ombrello. Opera di Joan Roig i Suolai (1884), è un’immagine rappresentativa della città e la si può trovare in forma di piccola scultura. Quella che oggi è la sede del Parlamento della Catalogna una volta era l'antico arsenale della Cittadella. Chiuso durante il periodo del franchismo, gli furono restituite le sue funzioni parlamentari nel 1980. Fu progettato dall'ingegnere Florido Prosper di Verboom. Tutto l'edificio del Parlamento è circondato di 28 busti che rappresentano scultori. Questa idea si deve all'architetto municipale Pere Falqués che fu il riformatore dell'arsenale per trasformarlo in museo. Sulla parete del Parlamento che dà allo Zoo troviamo un medaglione su marmo dedicato alla memoria del poeta nicaraguense Rubén Darío (1867-1916) che visse a Barcellona in diverse occasioni.

Il Parlamento ha due entrate; quella del lato destro dà alla biblioteca. Vicino a questa, nel patio, troviamo due dediche politiche: una dedicata ai catalani che morirono per la libertà, rappresentata da una Pietà, opera di Ferran Venturo, installata in 1984; l'altra dedica che possiamo vedere nella parete, è una stele di Josep Maria Subirachs, in memoria del catalano resistente durante il franchismo. Nel lato sinistro dell'antico arsenale c'è il Museo di Arte Moderna, che perse una parte del suo spazio condividendolo col Parlamento. Il museo fu inaugurato nel 1945 e contiene importanti testimonianze dell'arte catalana della seconda metà del secolo XIX e dei principi del XX.

Possiamo ammirare opere dei pittori Martí Alsina, Fortuny, Rusiñol, Case, Mir, Nonell e Sunyer, completare da alcune sculture di Gargallo, Llimona, Hugué, Casanovas e Juli González.

A Barcellona sul lago Davanti al Parlamento, nell'antico patio di armi, si trova un o stagno ovale circondato di giardini; fu progettato l'anno 1917 da J.C. Forestier. In mezzo allo stagno si trova una delle sculture più belle del Modernismo catalano, opera di Josep Llimona (1903). La scultura è chiamata il Desconsol. Per andare sul lago si possono noleggiare della barchette; tutto intorno si possono ammirare i cipressi delle paludi, nome popolare con cui è indicato il Taxodium distichum che arriva a dimensioni gigantesche e che cresce unicamente dentro l'acqua.

Seguendo la strada che dal lago va verso la Cascata si trova un immenso mammuth di pietra che fu collocato per iniziativa dello scienziato Norbert Font i Sagué, geologo, speleologo e scrittore. L'immensa e bellissima Cascata è opera di Josep Fontserè. Restaurata nel 1992, accoglie diverse sculture di autori come Alentorn, Pagès e Venanci Vallmitjana. Fontserè ebbe come aiutante il giovane Gaudí, allora studente di architettura, al quale si attribuiscono i pali di ferro ed alcuni motivi decorativi.

Poeti e scultori: Se entriamo al parco dalla passeggiata di Lluís Companys, troveremo una piccola piazza circondata di un'esuberante vegetazione nella quale ci sono tre busti; il primo è dedicato a Víctor Balaguer, (1824-1901, opera di Manuel Fuxà (1910), autore anche del secondo monumento, dedicato a Bonaventura Carles Aribau (1798-1862); la scultura è di 1884. Per ultima c'è la scultura dedicata al poeta Joan MaragalI (1860-1911), di Eusebi Arnau (1913).

Al fianco dell'Istituto Verdaguer, l'antico palazzo del Governatore della Cittadella, c'è la cappella dalla Cittadella. Questa costruzione di straordinaria armonia è attualmente aperta al culto. Dietro l'Istituto Verdaguer si trova uno degli alberi più curiosi del parco: si tratta dell'acacia di Costantinopoli. Conosciuta come albero delle sete, per i suoi fiori lilla, è un albero poco diffuso, che proviene dal Giappone.

Attraversando il viale dei Tigli, proprio di fronte dell'Istituto Verdaguer e alla Cappella Castrense, c'è "l'angolo scientifico"; è chiamato così perchè all'inizio del 1900 qui c'era una colonna meteorologica con igrometro, termometro, barometro ed una meridiana. Di questo insieme attualmente resta solo la colonna.

Sempre in occasione dell'Esposizione Universale del 1888 è l'edificio di mattone incoronato di merli, conosciuto popolarmente come il Castell dels Tre Dragons; è una testimonianza del primo modernismo barcellonese. Questo nome popolare è il titolo di una commedia di Serafí Pitarra. Dall'anno 1920 è occupato dal museo di Zoologia. Questo edificio è importante anche per la storia dell'arte, perché accoglie le officine dove si studiarono per la prima volta, durante il secolo XIX, le antiche tecniche artigianali della ceramica e della forgiatura del ferro.

Museo di Geologia di Barcellona Fu inaugurato in 1882 come Museo Martorell di Scienze Naturali ed Archeologia; fu il primo museo pubblico di Barcellona. Da 1924 è destinato esclusivamente alla Geologia e accoglie numerose ed importanti collezioni di minerali, rocce e fossili; di speciale interesse le collezioni di esemplari della Catalogna e del resto della Spagna.

Vicino Museo Martorell di Geologia troviamo la Serra, opera di Josep Amargós (1884). La sua architettura è un esempio tipico dell'architettura di ferro e vetro dell'epoca della Torre Eiffel. In mezzo c'è una fonte progettata dallo scultore Xavier Corberó (1985); nella sua base possiamo leggere un frammento del poema La muntanya di Joan Maragall. La Serra fu realizzato anche per l'Esposizione Universale; nel suo recinto possono celebrarsi concerti ed esposizioni. Attualmente accoglie una gradevole caffetteria.

La fonte di Josep Reynés, in forma di vaso decorato con bambini e fiori, scultura che risale anche ai primi tempi del parco, 1882, è considerata come uno delle migliori sculture dello stesso.

I mercati popolari: La Boqueria

Boqueria è uno dei mercati più visitati del mondo; certamente è il più famoso e colorato di Barcellona e il più grande della Spagna. È chiamato anche Mercat San Josep e si trova al numero 91, giusto a metà della Rambla che dal porto va verso Piazza de Catalunya.

La visita alla Boqueria è una tappa assolutamente obbligatoria per chi si trova a Barcellona, perché rappresenta il vero esempio di mercato popolare catalano. Si trova all’interno di una struttura coperta in ferro costruita in un luogo dove da sempre i contadini venivano a vendere i loro prodotti ai commercianti barcellonesi. Sull' origine del nome ci sono due versioni, una viene dal fatto che qui si trovava un portale di accesso alla città fortificata di straordinaria bellezza con le porte che il Conte di Barcellona aveva ottenuto come trofeo di guerra per la conquista di Almeria, e la visione di questa meraviglia lasciava tutti a bocca aperta… da cui Badoqueria, e quindi Boqueria. L'altra versione, più credibile deriva dal fatto che qui si vende la carn de boc, la carne di montone.

La disposizione dei banchi dei venditori è uno spettacolo: le venditrici di pesce e carne sono vestite con caratteristici grembiuli ornati di merletti; la scelta dei prodotti è enorme ed eccellente così come la loro qualità. La cosa che meraviglia di più è la presentazione attenta e meticolosa con cui sono disposti ed ordinati gli alimenti, rispettando anche le sfumature dei colori. Tra le particolarità delle bancarelle troviamo quelle che espongono la frutta e la verdura di prima scelta: sia quella del luogo sia esotica, ma si possono trovare anche le stranezze come una libreria gastronomica. I chioschi sono tutti costruiti con colonne ioniche e governati dai carismatici venditori ormai diventati personaggi storici, per la tradizione e la fama popolare che si portano dietro. Per cogliere la vera atmosfera del luogo bisogna recarsi soprattutto al mattino, quando sono aperte tutte le bancarelle e la folla dei visitatori travolge.

Fate attenzione ai portafogli, alle macchine fotografiche e ai cellulari. Ci sono borseggiatori ad ogni angolo. Questo però non deve impedirvi di comprarvi qualcosa, come un frullato appena fatto (prima bancarella sulla destra entrando dalla Rambla). Una gentile signora in cambio di 2 euro vi farà scegliere dalla cassetta col ghiaccio il vostro gusto preferito. Recentemente nella Boqueria si è creata un’aula gastronomica, un centro di informazione e formazione relazionato con la cucina e il cibo in generale. Punto di incontro per i professionisti e affezionati, dove si mescolano i cuochi con gli artigiani, i venditori con gli specialisti, tutti riuniti con un unico scopo: il giusto trattamento degli alimenti, cosa che rende la Boqueria un mercato ancor più di qualità.

Oltre alla famosa Boqueria, a Barcellona ci sono altri mercati importanti, come il più antico di tutti e prossimo alla cattedrale, quello di Santa Caterina nato nel 1848. Di recente è stato ristrutturato, con soluzioni architettoniche innovative. Il Born invece si aprì nell’antica piazza dei tornei e delle feste medioevali e fu il primo mercato di Barcellona che mostrò una struttura modernista.

Più tardi si aprirono anche i mercati di Galvany (1868), Sant Antoni (1882) e Barceloneta (1884). La rete iniziò a crescere e si ampliò agli inizi del XX secolo con i mercati di Sarrià Sant e Sant Andreu. Di grande valore architettonicoe storico è quello di Sant Antoni, nella Esquerra dell’Example. Costruito quando era di moda mostrare la bellezza del materiale delle costruzioni, esso conta una struttura di ferro prevalentemente di stile modernista, lo stesso stile architettonico disegnato più tardi per i mercati di Sants, Barceloneta e Concepciò. Da sempre è stato il vero motore del suo quartiere e alla vendita giornaliera di alimenti freschi, si sono poi sommati i negozietti di utensili e il mercato del libro vecchio tutte le domeniche mattina.  

In uno dei mercati più nuovi, quello a sud-est di Besos, nel distretto di Sant Martì, si è creato un servizio chiamato Bibliomercat, che mette a disposizione di tutti i cittadini i libri di una biblioteca pubblica. L’obiettivo del Bibliomercat è quello di creare una biblioteca ad personam inusuale e integrata sia nel mercato sia nella vita sociale e culturale del quartiere, offrendo servizi alternativi e vantaggiosi.

Nella Abaceria, nel quartiere di Gracia, è aperta una “libreria del vecchio” dove chiunque può consegnare libri usati ed avere la possibilità di portarsene via uno a scelta, al costo di 1 euro. Questo denaro è poi destinato ad una fondazione benefica in favore di campagne per la povertà. Altre iniziative molto lodevoli sono state attuate nel mercato di Horta, Carmel e Vall D’hebron, per mettere in marcia un servizio a domicilio per persone con disfunzioni e menomazioni. Però non si deve dimenticare che i mercati si sono ampiamente inseriti anche nelle feste della tradizione, una su tutte il Carnevale, durante il quale si organizzano parate, si sfila per strada con maschere e carri e i mercati diventano i luoghi preferiti dalla gente per acquistare ogni cosa. Inoltre ogni mercato porta le celebrazioni del proprio quartiere e tutti insieme partecipano alle grandi feste della città, collaborando tra l'altro alla raccolta di fondi per i bambini bisognosi.

Ma ci sono anche molti altri mercatini disseminati nelle varie zone della città e che potrete trovare in diversi giorni della settimana. Ad esempio nella Plaça Nova il giovedì si svolge il mercato dell’antiquariato; il primo e il terzo venerdì del mese, nella Plaça del Pi, quello dei formaggi, dolci e miele. In Plaça Reial la domenica mattina è la volta del mercato filatelico di francobolli e monete dalle 9.30 del mattino fino alle 14.30 ed in ultimo, sempre la domenica, vicino la Sagrada Familla c'è un mercato d'artigianato. Gli Encants Vells, è invece il tradizionale mercato di usato che si celebra il lunedì, mercoledì, venerdì e sabato nella zona della Plaça de les Glòries Catalanes, dalle 9.00 alle 16.00. Tutti i lunedì, mercoledì, venerdì e sabato a Barcellona si svolge il consueto appuntamento con il mercato delle pulci in Placa de Les Gloriès, dalle 8 del mattino alle 20.

 

Oggi Barcellona ha più di 40 mercati municipali con una superficie totale di 200.000 metri quadrati e circa 10 mila stabilimenti, che sono parte fondamentale del patrimonio artistico, culturale e sociale della città. Dal 1993 mediante l’Istituto Municipale del Mercato, si è incrementata la politica di modernizzazione, decidendo che non si dovevano sviluppare solo le strutture fisiche dei mercati, ma anche la loro politica commerciale, per consentire così un maggiore sguardo verso il futuro della metropoli. Così si sono ampliati gli orari dei mercati, si sono introdotte le casse automatiche, il self-service, le consegne a domicilio e un insieme di servizi e attività che hanno senza dubbio migliorato e beneficiato i clienti che qui si recano sempre più numerosi. A questi ultimi vanno ad aggiungersi non solo quelli affezionati, di solito abitanti del quartiere o della città, ma anche i turisti stranieri, affascinati da tanta scelta e qualità. Con questa nuova politica commerciale di modernizzazione dei mercati, anche i quartieri in cui essi sorgono si completano e riescono a divulgare a tutti la loro cultura, tradizione e gastronomia.

La particolarità dei mercati di Barcellona è la multirazzialità e multiculturalità della gente che qui si reca, con la quale la città è bravissima ad instaurare rapporti di conoscenza ed interessarsi a tutte le sue reali esigenze, soddisfandole in pieno. Questa globalizzazione dei gusti e dei sapori che hanno portato gli immigrati e i turisti, la necessità della gente di dedicarsi alla cucina e i desideri dei venditori di differenziarsi dagli altri nelle loro attività, conducono alla diversità delle scelte più variegate per ogni individuo. Perché infatti in nessun altro posto incontreremo tanta frutta esotica ed insalate fresche come nella Boqueria, frutta ecologica nella Abaceria e cibo tedesco e giapponese come il sushi nel Galvany, più tanti prodotti di elitè come da Petras famoso sicuramente per i suoi funghi e le sue erbe, ma che oggi ha incorporato la sua offerta con l’aggiunta singolare di scarabei, lombrichi e formiche… non da guardare, ma da mangiare.

I mercati quindi, e tutta la gente che vi partecipa ogni giorno rappresentano per Barcellona un insieme di idee, iniziative, colori, musica, cultura, tradizione, festa e anche di soluzioni per vivere meglio.   Per le compere vere e proprie, quelle degli articoli di abbigliamento ad esempio, ci si può muovere soprattutto nella cosiddetta Shopping Line, l'asse che va da Port Vell alla parte alta della Avinguda Diagonal, dove si concentrano la maggior parte dei negozi, sia di marche internazionali sia barcellonesi insieme alle migliori espressioni del design catalano.

In generale l'orario dei negozi va dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 20.00, mentre quello dei centri commerciali è di solito continuato. Tra i centri commerciali più forniti di Barcellona troviamo quello del Corte Inglés in Plaça de Catalunya, quello de L'Lilla sulla Diagonal 557 e quello del Maremàgnum nel Port Vell.

 La prima domenica del mese normalmente è aperto il Corte Inglés, ricco di molti negozi di vestiti e dischi. Nel Passeig de Gràcia-Avinguda Diagonal, si trovano tutti i migliori negozi di Barcellona. Barcellona è tutta un grande centro commerciale. La sua offerta integra bene i negozi della tradizione a quelli della modernità. Questi negozi formano la parte della sua identità e nello stesso tempo la sua singolarità. Inoltre, la presenza delle grandi marche nazionali ed internazionali la rendono una città in cui il commercio è diventato risorsa internazionale.

La Barcelona Shopping Line è l’asse commerciale della città. La sua particolarità sta nell’ampiezza della zona, circa 15 km, con una buona parte pedonale molto integrata nella città e nella vita dei suoi abitanti. Così passeggiando per le strade e ammirando le zone più belle di Barcellona, potrete realizzare i vostri acquisti in un susseguirsi di negozi di alta qualità. Ma Barcellona in fatto di shopping è molto famosa anche per un’altra innovativa invenzione che è stata introdotta: il Bus Shopping Line che costituisce una buona opzione per districarsi in questa zona. Si tratta di un autobus che percorre l’area commerciale facilitando l’accesso. Il Bus Shopping Line offre un percorso disegnato per far muovere i turisti e gli appassionati di shopping nel centro della città e realizzare nello stesso tempo le compere con tutta comodità. Addirittura comprando la tessera T-Shopping si potrà salire e scendere dall’autobus tutte le volte che si desidera. Percorso del bus shopping line: da Plaza de Catalunya fino a plaza Pius XII (Diagonal).Frequenza di percorso: ogni 7 minuti.Orario dal lunedì al venerdì: 7.30 h a 21.45 h Orario del sabato: 9.30 h a 21.20 h Per maggiori informazioni: Transports Ciutat Comtal Rambla Catalunya 123 2º (08008) Tel. 934 156 020 | Fax. 934 155 618

 
Barri Gòtic - Placa de Catalunya

Questa rappresenta la Barcellona storica, cuore della città e del passeggio, dove si trovano i mille negozietti colorati e suggestivi. Qui si mescolano e convivono la tradizione commerciale e la cultura cittadina. A lato della Cattedrale si raggruppano i negozi di antiquariato e di arte.

Nel Barri Gòtic si incontra anche la Call, antico quartiere ebraico del Medioevo. Nella Plaza del Pi e nella strada Petritxol, dove i negozietti storici infondono tutta la loro magia, si trovano le strade Ferran, Portaferrissa e soprattutto, il viale del Portal de l’Àngel. Questa via è considerata indicativa della vitalità commerciale della città ed unisce il centro storico con Plaza de Catalunya. La Plaza de Catalunya serve da collegamento tra le Rambles, Barri Gòtic e l’Eixample. Conta numerosi negozi di tutte le marche internazionali raggruppate nel cosiddetto “Triangle”. Diagonal - Pedralbes La Barcellona dei negozi e del commercio. Questa zona ingloba due parti: la prima si estende dal paseo de Gràcia fino a la Plaza Francesc Macià. Si caratterizza per la concentazione di negozietti specializzati in oggetti di casa ed elettrodomestici e nell’offerta di marche molto prestigiose, sia nazionali sia internazionali. La seconda zona che si estende a partire da la Plaza Francesc Macià, è la zona dei centri dello shopping.

La I'lla Diagonal combina l’architettura originale con una completa offerta commerciale e con la cucina mediterranea. Pedralbes Centre è un centro shopping verticale, con negozietti nazionali di prestigio,che incorpora durante feste natalizie anche una spettacolare pista di pattinaggio. Le grandi boutique della Corte Inglés completano e culminano il Barcelona Shopping Line.

Eixample - Modernismo - Gaudí
 

La Barcellona modernista: si tratta di uno degli spazi maggiormente emblematici della città. Oggi rappresenta il centro dei negozi e del commercio più singolare di Barcellona. El Eixample è l’area sopra la quale si iniziò ad estendere la città a partire dal 1860, dopo la demolizione delle mura medievali.

Articolato intorno al Paseo de Gràcia e alla Rambla de Catalunya, il quartiere di Eixample concentra al suo interno tutti i tipi di negozietti che trasformano il passeggio in un’attività ludica e gradevole nella quale convivono architettura, cultura e i servizi destinati al consumo finale. Il Boulevard Rosa è la sua galleria commerciale più rappresentativa. Nata agli inizi degli anni ‘80 ha unito il Paseo de Gràcia con la Rambla de Catalunya ed è un chiaro esempio dell’offerta commerciale del made in Barcelona.

La Rambla - Port Vell - El Raval - La Ribera

Nella Barcellona marittima, al lato del mare, si incontra una grande offerta ludica e commerciale, il Maremàgnum, ai piedi del Mirador de Colom. Qui nasce il paseo più popolare e colorato di Barcellona, la Rambla, con i suoi chioschi, le parate di uccelli e i suoi fiori che si aggiungono ai negozi tradizionali pieni di luci, vita e allegria lungo tutto il suo percorso. Vale la pena citare il popolare e famosissimo mercato della Boqueria, che espone tutti i prodotti alimentari della città più freschi. Dall’altro lato, il quartiere de la Ribera che si è convertita in una delle zone più frequentate di Barcellona, promuovendo la presenza di centri commerciali, ristoranti, bar e altri locali alla moda, sempre comunque rispettando il suo carattere tradizionale. 

Un week end a Barcellona

1° giorno: verso il mare Les Rambles sono sempre state il cuore della città. Il viaggio a Barcellona non può che iniziare da qui, da quello che una volta era un torrente costeggiato da conventi e muraglie. Oggi La Rambla è un viale di circa tre chilometri che da Piazza de Catalunya conduce fino al Porto Vecchio. In realtà sono sei tratti di strada diversi, ognuno con i suoi protagonisti e i suoi personaggi strani: gli artisti di strada, le edicole internazionali, i borseggiatori, i venditori di fiori, ma anche gli uccelli, sia per il tradizionale mercato sia per la grande concentrazione di passeri che fanno i loro nidi nei rami degli alberi.

Dalla Rambla, a metà, si entra nel Quartiere Gotico (Barrio Gotico). Abbandonata l’agitazione del viale alberato, si entra nei vicoli e le atmosfere diventano più rarefatte, soprattutto di sera, quando cala il sole e si accendono le luci gialle di case e strade. In questo quartiere, sviluppato dai Greci e poi dai Romani, c’è la storia di Barcellona. Il nome deriva dalla presenza al suo interno di splendidi monumenti gotici, anche se sono ben visibili le tracce dell'antica città romana e dall'insieme degli edifici medievali che qui si conservano come importanti testimoni del glorioso passato. Quartiere dall'indiscutibile storia che, per il suo splendido labirinto di stradine, deve essere visitato esclusivamente a piedi.

Da non perdere la Cattedrale che si erge maestosa, simbolo del quartiere e dedicata a Santa Eulàlia (una delle due patrone di Barcellona). La visita alla Rambla e al Barrio Gotico vi portano via almeno un giorno tra visite ai monumenti, pranzo e osservazione dei personaggi strani che animano la vita del viale notte e giorno. Ritornando sulla Rambla è d'obbligo entrare alla Boqueria, uno dei mercati più visitati del mondo; certamente è il più famoso e colorato di Barcellona e il più grande della Spagna. È chiamato anche Mercat San Josep e si trova al numero 91, giusto a metà della Rambla.

La visita alla Boqueria è una tappa assolutamente obbligatoria per chi si trova a Barcellona, perché rappresenta il vero esempio di mercato popolare catalano. Si trova all’interno di una struttura coperta in ferro costruita in un luogo dove da sempre i contadini venivano a vendere i loro prodotti ai commercianti barcellonesi. Usciti dalla Boqueria e riprendendo la Rambla, potete indirizzarvi verso il mare, fino al Porto Vecchio e alla Barceloneta. Qui respirerete il fascino della Barcellona di mare, dei pescatori, dei ristoranti di pesce ma anche delle nuove zone commerciali come il Maremagnum, dove non mancano nuove attrazioni e divertimenti.

2° giorno: la Barcellona di Gaudì

Il viaggio nella Barcellona di Gaudi non può che iniziare dalla Sagrada Familia opera incompiuta un pò per il destino, un pò per scelta. Entrate e stupitevi, ma siete avvertiti. Non lamentatevi di aver pagato 40 euro di biglietto per vedere un edificio in costruzione. Pensate solo che è in costruzione da più di un secolo e che il fascino viene proprio da questo.

Quindi entrate e apprezzate la Sagrada Familia per quello che è: un simbolo, importante, della religiosità spagnola. Con la Sagrada Familia siete nell'Eixample e potete godervi tranquillamente il Modernismo Catalano, non solo quello di Gaudì. L'architettura modernista mescolava le nuove tecniche ed i materiali del momento con le diverse tecniche decorative tradizionali: gli stucchi, le vetrate, il ferro.

Si trattava di una nuova architettura e di un nuovo concetto di spazio che raccoglieva le antiche tecniche della tradizione e quelle più nuove, tutto in un'armonica libertà creativa. Nel cosiddetto "quadrato d'oro" che va da Passeig De Sant Joan e Carrer Muntaner da una parte e Avinguda Diagonal e le Rondes dall'altra, sono state catalogate circa 150 opere architettoniche dello stile Modernista. Per questo l'Eixample è stato considerato un vero e proprio museo all'aperto.

 
Una settimana a Barcellona

Se disponete di qualche giorno in più, al classico tour tra Ramblas, Barrio Gotico e Sagrada Familia, potrete aggiungere la visita a questi luoghi. Montjuïc: è la montagna situata tra la città ed il mare. Insieme al Tibidabo rappresenta una delle due montagne che danno carattere e identità a Barcellona.

Potrete ammirare questa straordinaria montagna da diversi punti della metropoli, soprattutto dagli edifici più alti: sulla sua cima c'è un suggestivo castello, sede di un museo, mentre il lato che dà sul mare è occupato dal Cimitero Nuovo e nella parte che guarda a est potrete ammirare un giardino di bellissime piante tropicali. Se vi trovate sul monte e desiderate fare un giro tra i suoi tortuosi sentieri, troverete oltre ai giardini esotici, anche alcuni dei musei della città (tra gli altri, la Fondazione Mirò) e diverse sculture dell'arte tradizionale che si riveleranno una piacevole sorpresa. Il modo migliore per arrivarci è prendere la funivia dal Porto. Per chi soffre di vertigini, non è il caso di guardare in basso.

Tibidabo: Il Tibidabo è un luogo rappresentativo di Barcellona sia perché è il punto più alto della città, sia perché rappresenta per tutti i cittadini lo spazio dello svago e del divertimento. Il Tibidabo è un parco giochi ultra-centenario, proprio per questo conosciuto in tutto il mondo. Dalla sua cima potrete ammirare uno spettacolo incantevole che presenta l’aspetto più soave della metropoli: un orizzonte limpido che si perde nel mare e le dritte strade del quartiere dell'Eixample che legano la montagna al centro storico e che si ha quasi l’impressione di poter toccare.

Ciutadella: Il Parco della Ciutadella si trova dove una volta c’era la cittadella militare fortificata. Sono ancora visibili alcuni degli edifici originari come la Cappella, il Palau del Governador e l'Arsenale, che oggi è sede del Parlamento della Catalogna. Il Parco è il luogo ideale per allontanarsi dal caos della Rambla o dal traffico di Barcellona; ha un aspetto accogliente e tranquillo, ideale per rilassarsi, passeggiando tra cascate, laghi, alberi e prati.

Raval: Per molto tempo il Raval è stato chiamato Barrio Chino. Passando dalla Rambla e lanciando uno sguardo fugace nei vicoli di questo quartiere, si potevano intravedere le prostitute e i loro clienti, la gente di strada e gli ubriaconi, i ladri e i delinquenti che avevano fatto di questo Barrio la loro casa. Ma il Raval era anche il Barrio portafortuna dei toreri, che prima di ogni corrida andavano a passare la notte sempre nello stesso albergo fatiscente. Il Raval si trova nel vecchio centro cittadino di Barcellona, nella Ciutad Vella, a sinistra della Rambla. Fino agli anni ‘90 è stato un posto da emarginati, uno di quelli che si trovano in ogni metropoli. Se non si era un delinquente, uno sbandato o una prostituta era sconsigliato entrarci. Oggi il Raval è un quartiere a metà strada; in alcuni vicoli è ancora sconsigliato avventurarsi di notte; per il resto è uno dei Barrii più vivi di Barcellona. Indubbiamente è un quartiere di confine, meticcio, aperto, moderno e cosmopolita.

Ribera: Alla Ribera si respira l'aria della Vecchia Barcellona, dei bohemien amanti della vita notturna, delle gallerie d'arte e dei musei. La Ribera, (La Riva) si trova tra il Parco della Ciutadella e la parte bassa della Via Layetana; è uno dei quartieri storici di Barcellona.

Di sera, nelle stradine antiche e nei vicoli medievali, si respira un'atmosfera insolita, surreale, quasi fuori dal tempo. La luce dei lampioni crea un'atmosfera magica e impressionistica fatta di gallerie d'arte e musei d'avanguardia che si mischiano ai locali notturni. La vita degli artigiani, delle botteghe e dei mestieri tradizionali che di giorno animano il quartiere, di notte fa spazio a bar, ristoranti e locali alla moda. Negli ultimi anni il quartiere si è trasformato in una delle zone più frequentate della città, adeguandosi ai ritmi della vita dei giovani.

Fondazione Mirò: La Fondazione Mirò di Barcellona raccoglie la più importante collezione della Catalogna dedicata a Mirò. Si tratta di un meraviglioso edificio che si trova a Montjuic, risalente al 1975 e frutto dell’estro di Josep Lluís Sert. Il centro dell'edificio è un patio quadrato intorno al quale si snodano le diverse strutture che formano il complesso architettonico della Fondazione. Le sale sono state progettate in modo da facilitare la contemplazione delle opere attraverso l'uso della luce naturale. Sono presenti alcuni elementi dell'architettura popolare catalana: le case bianche, l'uso della ceramica, i tetti a forma di cupola. Al suo interno la fondazione accoglie una collezione di opere di Joan Mirò ed anche esposizioni itineranti.

Museo Picasso: La storia del Museo Picasso di Barcellona è la cronaca di una volontà ferma dell'artista di lasciare a Barcellona l'orma della sua arte. Una volontà che si materializza attraverso la tenacia di Jaume Sabartés, amico intimo di gioventù e segretario personale dal 1935 che, oltre alle negoziazioni che intraprese col Municipio di Barcellona per la creazione del Museo, donò la sua collezione. Il 9 marzo 1963, il Museo Picasso apre le porte al pubblico. La sua sede è il palazzo Aguilar, nel numero 15 della strada Montcada.

Il Poble Espanyol Negli anni ’20 due architetti e due artisti spagnoli se ne andarono in giro per la penisola con lo scopo di raccogliere fotografie, annotazioni e disegni sulla vita dei villaggi spagnoli, visitando ben 1600 paesi diversi. L’obiettivo di questo viaggio era raccogliere informazioni per costruire a Barcellona un villaggio che fosse la sintesi della Spagna intera, un modo straordinario per raccogliere tutta la penisola in un solo luogo. Da questo viaggio nacque, tra il 1926 e il 1929, il Poble Espanyol, un villaggio che raggruppa sotto la forma di un paese vero e proprio, i luoghi tipici della Spagna e le diverse rappresentazioni dell'arte delle sue regioni.

 
La Rambla: il cuore di Barcellona

Rambla, anzi le Rambles Les Rambles sono sempre state il cuore della città. Il viaggio a Barcellona non può che iniziare da qui, da quello che una volta era un torrente costeggiato da conventi e muraglie. Poi, nel 1704 si cominciarono ad edificare le prime case nei paraggi del mercato della Boqueria e nel 1775 fu abbattuta la parte delle muraglie vicina alle Drassanes (Arsenali). Fu così che, verso la fine del XVIII secolo, si urbanizzò la strada e le Ramblas si trasformarono nella lunga passeggiata che oggi tutti conoscono.

Il nome Rambla deriva da questo antico torrente e al termine arabo “ramla” che significa appunto “arenile”. Anche se tutti la chiamano Rambla, in realtà questo lungo viale, il cui principio si trova vicino a piazza di Catalunya e la fine ai piedi del monumento di Cristoforo Colombo, comprende sei diverse Ramblas, ognuna con un proprio nome. In primo luogo la Rambla di Canaletes nome popolare che gli è stato dato dalla fontana di Pagaie, situata in questo luogo fin dai tempi antichi.

La fonte di Canaletas è l’equivalete barcellonese della Fontana di Trevi. Secondo il detto popolare, chi beve in questa fontana tornerà almeno una volta nella città di Barcellona. Il tratto di rambla che segue è chiamata Rambla dels Estudis, degli Studi, nome che gli è stato dato per l'edificio costruito a metà del XV secolo, ovvero lo Studio Generale o Università di Barcellona. La storia dice che proprio questa Università venne soppressa da Felipe V nel 1843 per convertire l'edificio in un quartiere.

Scendendo verso il mare troverete c’è la rambla de les Flores, dei Fiori, anche conosciuta come rambla di Sant Josep, poiché qui si trova l'antico convento di San José. Questo rappresenta un posto molto caratteristico di Barcellona, nel quale intorno al XIX secolo si vendevano tutti i tipi di fiori esistenti e che oggi costituisce un passeggio unico nel suo genere. Il tratto seguente è la rambla del Centre (il Centro), anche nota come rambla dels Caputxins (dei Cappuccini),per l'antico convento di frati cappuccini lì presente.

Finalmente, arrivati all'ultimo tratto delle Ramblas, incontrerete quella di Santa Monica: l’entrata del porto in cui si alza la parrocchia che le dà il nome e che fu, anticamente, convento degli Agostiniani Scalzi.

De Canaletes

Secondo la leggenda chi beve l’acqua della fontana di Canaletas torna a Barcellona. La fontana si trova a destra delle Ramblas, poco prima di arrivare all’incrocio con la strada dei Tallers (delle Officine). Questa parte delle Ramblas, quella più vicina alla piazza di Catalunya, prende il nome da questa fontana. Il suo termine proviene da un'antica fontana che c'era nel cosiddetto Studio Generale, precedente all’attuale Università. Era una fontana nella quale alcuni canali versavano l'acqua e si formava una specie di abbeveratoio.

Dopo la distruzione delle muraglie si costruì una fontana più moderna, la cui acqua diventò famosa perché proveniente dalla miniera di Montcada. Questa parte della Rambla non è famosa solo per l’acqua: in quest’angolo di strada nacque il primo chiosco che offriva già nel 1933 cocktail alcolici agli abitanti di Barcellona. Era un posto molto piccolo, chiamato la coctelería Boadas, il cui proprietario fece conoscere a tutti per la prima volta l’Havana e i segreti dei cocktail tipici di quella terra. Nella stessa strada troverete inoltre, altri negozi antichi, come quelli di musica molto conosciuti nella zona.

Sempre sulla destra della Rambla, ma in basso, incontrerete la strada del Bonsuccés che vi porta fino al Museo d'Arte Contemporanea di Barcellona. Nell'altro lato, la strada di Santa Anna arriva fino il viale del Portone dell'Àngel, importante via commerciale convertita oggi in una zona pedonale, che percorsa fino alla fine vi conduce alla Cattedrale di Barcellona. Ritornando verso la Rambla sulla sinistra c’è la strada Canuda che vi conduce fino all'Ateneo Barcellonese, una delle più antiche istituzioni culturali della città, installato dal 1907 nel palazzo del duca di Sabassona. La rambla dei fiori e degli studi

Documenti necessari

Per recarsi a Barcellona serve solo una carta d’identità valida per l’espatrio. La patente italiana è riconosciuta per chi vuole arrivare con la propria auto o noleggiarla sul posto.

Sanità

Per avere assistenza sanitaria sul luogo, dovete farvi rilasciare dalla Asl della vostra città il modello E111 oppure portarvi dietro la tessera magnetica del Sistema Sanitario Nazionale. Questi documenti danno diritto all’assistenza in tutti gli ospedali pubblici e il rimborso fino all’80% delle spese sostenute. Più giù nella pagina troverete i numeri di telefono di alcuni Ospedali di Barcellona.

Lingua

maggioranza dei barcellonesi è bilingue: la lingua ufficiale, di cui vanno fieri, è il catalano; la seconda lingua è lo spagnolo (castigliano). Le strade e molte indicazioni dei trasporti sono in catalano. Nei ristoranti troverete menù in varie lingue; in quelli più turistici, non manca l’italiano. Grazie alla vicinanza con la Francia e alla massiccia presenza dei turisti, gran parte degli operatori commerciali capisce e parla anche l'inglese ed il francese. Un po’ meno l’italiano.

Fuso orario: Nessuna differenza con l'Italia.

Il clima di Barcellona

Barcellona è una città tipicamente mediterranea e gode di un clima caldo ed accogliente, con una temperatura gradevole durante tutto l'anno. C’è quasi sempre il sole, in qualunque periodo dell'anno. Le piogge, che in alcuni periodi possono essere anche intense, favoriscono il mantenimento delle molte zone verdi della città. Le temperature annuali medie, divise per mesi, sono le seguenti:Gennaio 9º - Febbraio 10º - Marzo 12º - Aprile 14º - Maggio 17º Giugno 21º - Luglio 24º - Agosto 24º - Settembre 21º - Ottobre 17º Novembre 13º - Dicembre 10º. Il clima migliore, e quindi anche il periodo ideale per visitare Barcellona, lo si trova da maggio alla fine di luglio. Anche settembre è un buon mese. Agosto è bollente, mentre ottobre e novembre sono tranquilli, anche se un po’ freddi.

Sicurezza

Barcellona è una città relativamente tranquilla; basta seguire delle semplici indicazioni per evitare di rovinarvi la vacanza. Nelle zone ad alta concentrazione turistica, ci sono molti borseggiatori. Non portatevi dietro il passaporto e le carte di credito che non vi servono. Chiudete bene le borse sulle Ramblas, nel mercato della Boqueria, in Metro e fuori dalla Sagrada Familia.

Attenzione alle macchine fotografiche e alle telecamere appese al collo: fuori alla Sagrada ci sono scippi ad opera di ragazzini sulle moto. Nei ristoranti, soprattutto nei fast food, non lasciate le borse incustodite sulle sedie e sui tavoli. Attenzione alla tattica degli uccelli: vi si avvicina qualcuno e vi dice che avete escrementi di uccello sulle spalle. Si offre di aiutarvi a pulire e se ne va con il vostro portafogli. Fate attenzione alle zingare che vi vogliono vendere rose rosse. Evitate il Barrio Raval e il Barrio Chino di notte.

Non lasciate niente di visibile in camper, neanche una cartina stradale. In alcune zone di Barcellona spaccano i vetri anche per rubare le monetine. Se bucate e qualcuno si offre di aiutarvi, ditegli di andarsene. Fate attenzione nelle piazzole di sosta delle autostrade che portano alla città e lungo le provinciali, soprattutto di sera. Raramente si sono registrati dei veri e propri assalti di “pirati dell’auto” che si portano via la vostra automobile. Il camper va parcheggiato in aree chiuse e sorvegliate

Barcellona, come nel resto della Spagna, si mangia più tardi rispetto agli altri paesi europei. Il desayuno, la colazione, si fa tra le 9.00 e le 11.00 e, abitualmente, non è molto sostanzioso. Si pranza tra le 14.00 e le 15:00 e si cena tra le 21.00 e le 22.00. Queste sono le abitudini degli spagnoli: i turisti, soprattutto nelle zone più frequentate, trovano ristoranti aperti a tutte le ore. Allo stesso modo, gli hotel si sono adeguati ai ritmi dei visitatori.

Orari dei negozi: aprono alle 9.00 o alle 10.00 e chiudono per il pranzo verso le 13.30 e le 14.00. riaprono verso tra le 16.00 e le 17.00 e chiudono tra le 20.00 e le 20.30. sulle grandi vie turistiche, molti non chiudono per la pausa pranzo e restano aperti anche fino alle 22. anche i centri commerciali fanno orario continuo dalle 9:00 alle 22:00. La domenica sono quasi tutti chiusi.

Animali domestici: I viaggiatori con animali domestici devono portarsi dietro il certificato che ne attesti la buona salute. Prima di partire, verificate che l’hotel accetti gli animali domestici, soprattutto se sono classificati come di razza pericolosa o aggressiva. Di solito, l’ingresso degli animali negli esercizi pubblici e in alcune spiagge è vietato.

Emergenze e numeri utili

In caso di emergenza esiste un numero unico, il 112, che coordina polizia, ambulanze e vigili del fuoco.

Per visitare Barcellona vi consigliamo di acquistare la Barcelona Card, pensata per facilitare la visita alla città. La carta include il trasporto pubblico gratuito e molti sconti in ristoranti, negozi, musei e altri luoghi d’interesse.

Muoversi a Barcellona

Il modo migliore per muoversi a Barcellona sono i mezzi pubblici o con la bicicletta. Anche se ci arrivate in auto, conviene parcheggiare in uno dei parcheggi pubblici e poi muoversi con le metropolitane, gli autobus, i taxi, a piedi o in bici.

Orientarsi a Barcellona

Muoversi a Barcellona non è difficile, soprattutto se ci si arriva preparati almeno un po’ su com’è fatta la struttura urbanistica della città. L'Eixample, ad esempio, è il sogno di qualsiasi automobilista: strade tutte uguali che salgono, scendono e si incrociano. La parte più antica della città ha il caratteristico intrigo di vicoli e stradine tipico di una città di mare del Mediterraneo: quindi un autentico labirinto per chi non è del luogo. In pratica tutte le strade più importanti arrivano a Plaza de Catalunya: la Rambla, il Passeig De Gracia e la Gran Via.

Quasi parallela alla Gran Via corre la Diagonal; le due strade si incrociano poco più avanti in Piazza delle Glorie Catalane. La metropolitana di Barcellona dispone di sei linee di Metro interconnesse che coprono un totale di 86,6 chilometri attraverso 123 stazioni. Dispone anche di una rete urbana di ferrovie gestite dalla Generalitat di Catalunya (FGC), che integra la rete metropolitana. I treni della Metro camminano dalle 5:00 del mattino fino a mezzanotte.Solo il sabato e la domenica fino alle 2:00 di notte.  Bisogna sempre timbrare il biglietto prima di cambiare treno. La metro offre diverse tessere per circolare liberamente e risparmiare sul costo del biglietto. Le card sono valide per un numero illimitato di corse. Valgono sulle linee del metro e sugli autobus della rete TMB (Transports Metropolitans de Barcelona), delle linee urbane dei Ferrocarrils de la Generalitat, e delle linee della Renfe  e sui Tram.

     
Autobus a Barcellona

Gli autobus urbani conducono regolarmente in ogni località, ad orari molto flessibili ed efficaci. Le linee sono distinte da colori e numeri diversi (ad esempio quella rossa percorre il centro della città). Ci sono moltissime linee che allo stesso costo della Metro portano nei luoghi turistici di interesse della città. Le linee più interessanti sono la numero 6 che percorre la Diagonal fino al Poble Nou, all’altezza della spiaggia. L’autobus 24 segue la linea del Passeig de Gràcia e passa proprio davanti a Casa Batlló, Casa Milà e il Palau Robert. Con il numero 14 si va dalla Vila Olímpica fino al barrio de la Bonanova. Il 40 finisce al Port Vell e il 41, percorre tutta la Avenida Diagonal fino a Plaza Francesc Macià. Gli orari vanno dalle 6.30 del mattino fino alle 22, mentre esistono altre linee di autobus notturni (nitbùs) che eseguono un servizio no-stop 24 ore su 24 oppure quello notturno dalle 22 alle 4 del mattino.

 
Autobus turistico

Il Barcelona Bus Turístic è un mezzo molto comodo per scoprire i posti più attraenti ed interessanti della città. Si muove lungo tre linee: la Linea rossa, quella nord, passa per Plaça Catalunya, il Passeig de Gràcia, la Sagrada Familia, il Parc Güell, il monastero de Pedralbes, il Museo del Fútbol Club Barcelona. La linea azzurra, la sud, comincia dal Passeig de Gràcia e porta all’Anello Olimpico e alla montagna de Montjuïc, la zona del Port Vell, il Porto Olimpico, il Parco de la Ciutadella e il Barrio Gótico. La terza è la linea verde, che corre lungo la costa, e passa per il Porto Olimpico, il Poblenou e il Forum. Si può salire e scendere dall'Autobus quanto si vuole in ciascuna delle 42 fermate. Con l'acquisto del biglietto si riceve anche una guida informativa su ognuna delle fermate, ed un carnet di sconti utilizzabile nei principali posti da visitare. L’autobus funziona tutto l’anno eccetto il 25 di Dicembre ed il 1 di Gennaio. L’autobus passa al massimo ogni 25 minuti in bassa stagione e ogni 5 minuti in estate. I primi autobus partono tra le 9 e le 9:30 della mattina.

A piedi

Il paseo, come lo chiamano gli Spagnoli, resta sempre il modo più economico e facile per visitare Barcellona. Anche se le distanze sono molto grandi, se si ha forza e volontà si potranno fare delle bellissime passeggiate per le larghe strade della città, sfruttando gli spaziosi marciapiedi e nel contempo non perderete niente delle bellezze artistiche e paesaggistiche.

Barcellona in bici

Un mezzo ecologico è salutare per conoscere Barcellona è il CicloBus Barcelona, un servizio di noleggio bici. Le biciclette possono essere fittate per un ora, mezza giornata, uno o più giorni; le bici si possono prendere in un posto e lasciare in un altro. Nei luoghi di noleggio sono disponibili cartine e informazioni sui luoghi da visitare. Vi consigliamo di acquistare Ciclo 10, una carta valida per 10 ore di noleggio. Le bici si possono noleggiare a Placa de Catalunya e al Mirador de Colom alla fine della Rambla.

Las Golondrinas

Dal porto partono le Golondrine (rondini in italiano), imbarcazioni turistiche che fanno un giro lungo la costa e permette di conoscere le coste barcellonesi da un altro punto di vista. Esistono due tipi di golondrine, quelle tradizionali e quelle moderne, dei catamarani molto simili agli aliscafi che collegano le nostre isole minori. Le due linee partono entrambe all'altezza del monumento a Colon (linea 3 della metropolitana), e si muovono una sulla sinistra e l'altra sulla destra della costa di Barcellona. La linea gialla va verso la Barceloneta, le spiagge e il Porto Olimpico, per arrivare al Porto Forum. La rossa con la golondrina tipica va verso il Molo di Ponente e la stazione marittima internazionale sotto il Montjuic, superando il ponte Puerta de Europa. Informazioni Linea gialla 11.30-19.30 partenze ogni ora Gratis per chi ha fatto la Barcelona Card

Dove mangiare a Barcellona

I quartieri del cibo A Barcellona, come nel resto della Spagna, si mangia più tardi rispetto agli orari italiani. Di solito i barcellonesi pranzano fra le 14.00 e le 16.00 e cenano a partire dalle 21.30. Questo non significa che se avete fame non trovate aperto. Semplicemtente che prima di questi orari nei ristoranti della città troverete solo turisti. A Barcellona la scelta dei posti dove mangiare è veramente ampia, tipica di una metropoli. Ci sono centinaia di ristoranti aperti ad ogni ora del giorno e della notte, ma anche trattorie, tapas, caffè e fast food, un po’ ovunque all’interno dei quartieri della città. Rispetto ai ristoranti italiani i prezzi non sono eccessivi.

Tutti i ristoranti sono obbligati per legge ad avere un menù a costo fisso che di solito consiste in un antipasto, un primo piatto, desset, pane e acqua o sangria. Vi consigliamo alcuni posti dove mangiare, divisi per quartiere o nei pressi delle zone che sicuramente visiterete. Ah, se siete dei buongustai sappiate che Barcellona è una delle città al mondo con la maggiore concentrazione di stelle Michelin, vi potrete divertire.  

Quartiere del Barrio Gotico   Cafè de l'Academia. Si trova in Piazza Sant Just, nel cuore del Quartiere Gotico. I tavoli sono sempre affollati, soprattuto di notte. Offre ottimi piatti di cucina catalana classica. La pasta è di produzione artigianale, da provare quella con aglio e gamberetti. Indirizzo: C/Lledó 1. Metro Jaume I. Aperto dalle 9. Di sera dalle 1.30 fino alle 4 di notte. Chiuso ad Agosto. 

Can Culleretes. È il ristorante più antico di Barcellona, il secondo più antico della Spagna. Si trova nel Barrio Gotico dal 1786 ed è uno dei migliori posti di barcellona per mangiare bene senza svenarisi. I piatti sono ottimi, il prezzo onestissimo, il servizio perfetto. Indirizzo: C/Quintana 5 (93 317 30 22). Metro Liceu.

Taxidermista: Dove c’è il ristorante, una volta c’era il negozio di un imbalsamatore e impagliatore di animali. Dalì gli ordinò 200.000 formiche, una tigre ed un rinoceronte. Oggi è rimasto solo il nome. Il menù prevede piatti catalani che risentono delle influenze della vicina Francia. Quindi potrete gustare foie gras allo sherry, ravioli con aragoste e salsa di mare. Se amate la nouvelle cuisine in salsa spagnola. Indirizzo: Plaça Reial 8 (93 412 45 36). Metro Liceu.  

Los Caracoles. Il nome che il locale si è fatto è forse migliore rispetto alla cucina che non presenta piatti eccezionali. Comunque andare in questo ristorante, farsi una fila di 50 minuti, poi aspettarne altrettanti per essere serviti, sembra che sia un’abitudine di turisti di tutto il mondo. Se vi piace questo sport, andateci. Indirizzo: C/Escudellers 14 (93 302 31 85). Metro Liceu. Aperto dalle 13:00 in poi fino a mezzanotte.

 Els Quatre Gats. Famoso per essere stato il locale dove Picasso e altri artisti si incontravano a parlare di arte, oggi è preso d’assalto dai turisiti. Quindi è un posto dove il cibo non è un granchè; andarci e pensare che tra quelle pareti Picasso beveva e immaginava i suoi quadri, rende questi inconvenienti solo dettagli insignificanti. Indirizzo: C/Montsió 3 (93 302 41 40). Metro Catalunya. Aperto dalle 13:00 alle Una di notte.

 Quartiere della Barceloneta e Porto Vecchio Agua. Il menù è sempre lo stesso da molti anni, ma visto l’apprezzamento dei turisti, è giusto così. È uno dei posti più belli dove mangiare, soprattutto d’estate, quando dalla terrazza ombreggiata ci si può godere una splendida vista sulla spiaggia della Barceloneta. I piatti di pesce sono quelli più consigliati. Indirizzo: Passeig Marítim 30 (93 225 12 72). Metro Barceloneta. Aperto dalle 13.30 alle 16 e dalle 20.30 fino a Mezzanotte.

Can Maño. Si tratta di un’istituzione tra i ristoranti della Barceloneta. Pochi posti e camerieri costretti a fare gli equilibristi con i piatti. Per farvi notare e portarli al tavolo, inventatevi qualcosa. Arrivate presto e godetevi le seppie alla brace con patate o melenzane. Indirizzo: C/Baluard 12 (93 319 30 82). Metro Barceloneta. Aperto dalle 16 in poi. Si paga solo in contanti Can Solé. Questo ristorante si trova in un vecchio rifugio per pescatori. I piatti sono quelli tradizionali della cucina di mare delle Catalogna. È uno dei posti migliori per mangiare la paella, cucinata sotto i vostri occhi. Ottimo il servizio, a volte è molto affollato. Indirizzo: C/Sant Carles 4 (93 221 50 12). Metro Barceloneta. Aperto dalle 13.30 alle 16 e dalle 20.00 fino alle 23.00 Chiuso due settimane ad agosto. Abbastanza costoso: da 20 a 23 Euro. Carte di credito: tutte

El Suquet de l’Almirall. È uno dei chiringuitos più famosi delle spiagge di Barcellona. La cucina è fantasiosa con al centro piatti di mare: riso nero, selezioni di tapas, menù degustazione e il popolarissimo pica-pica, che include il peperoncino arrostito con acciughe, una soutà di frutti di mare e un piattone di fideua con aragoste. Indirizzo: Passeig Joan de Borbó 65 (93 221 62 33). Metro Barceloneta. Aperto dalle 13.00 alle 16 e dalle 20.00 fino alle 23.00 Chiuso due settimane ad agosto.

 
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