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Bolzano

Itinerario Dolomiti
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Nel 16/15 a. C. la conca fu raggiunta dagli eserciti di Druso, figliastro di Ottaviano Augusto. Lo scopo era di insinuarsi nelle valli dell'Adige e dell'Isarco per congiungersi, nei pressi del lago di Costanza, con Tiberio, mossosi da Lione. Conseguenza della vasta operazione a tenaglia fu la conquista della regione alpina, la sua trasformazione in provincia romana e la difesa della pianura padana dalle incursioni germaniche. Bolzano venne inclusa nella decima regione d'Italia.  Si ritiene che essa potesse collocarsi nell'attuale area bolzanina. Dopo le varie ipotesi che lo collocavano sotto Castel Firmiano o nei pressi di Rencio, oggi più accreditate sono quelle che pongono la "statio" romana nel centro storico della città.

Nel 1948, con i lavori di ricostruzione del duomo bombardato, si rinvenne il perimetro di una basilica paleocristiana risalente al IV-V secolo d.C., grande e rettangolare, con un banco presbiteriale, nel quale sedevano i vescovi. Inoltre si scoprì la lastra di Secundus Regontius, la quale fa supporre l'esistenza di un sepolcreto.

Capoluogo della provincia autonoma dell’Alto Adige, Bolzano è situata a 292 m sul livello del mare e dalle sue piazze si vedono le alte cime dolomitiche. E’ città ricca e complessa, dalla fisionomia gotica, abitata e amata da due diverse culture: la latina e la germanica.

La mummia più antica del mondo

La mummia fu ritrovata dai coniugi tedeschi Erika e Helmut Simon di Norimberga durante un'escursione, compiuta nel settembre 1991 presso il confine italo-austriaco, sullo Hauslabjoch. L'attribuzione del nome Uomo del Similaun o anche Uomo del Hauslabjoch, deriva dal toponimo registrato più vicino al luogo di ritrovamento, appunto il Similaun. Inizialmente si pensò che si potesse trattare di un alpinista scomparso in età recente, tanto che venne attivata la gendarmeria austriaca. Durante il recupero, avviato senza particolari accorgimenti conservativi, furono danneggiate parti del corpo (tessuti esterni, femore sinistro seriamente danneggiato, genitali). Il corpo fu inizialmente portato in Austria (Innsbruck) dove fu esaminato da esperti e attribuito a un antico abitante di queste zone. In seguito alla determinazione che il luogo di ritrovamento si trovava di pochi metri in territorio italiano, in base a un accordo con la Provincia autonoma di Bolzano e il governo austriaco, la mummia è stata trasferita in Italia.

 La mummia del Similaun è conservata a Bolzano, al Museo Archeologico dell'Alto Adige, in un'apposita struttura che la mantiene nelle ottimali condizioni di conservazione pur permettendone l'osservazione. Il corpo viene conservato in una stanza con circa il 99,6% di umidità e -6 °C. Ogni due mesi un medico specializzato spruzza sulla mummia dell'acqua distillata, che congelandosi forma una patina protettiva e restituisce lo 0,4~0,5% di umidità mancante. La mummia è visibile solamente tramite una finestra di circa 30 × 40 cm.

Si tratta di un uomo, risalente a un'epoca compresa tra il 3300 e il 3100 a.C. (età del rame), conservatosi grazie alle particolari condizioni climatiche all'interno del ghiacciaio. Da studi effettuati, è nata l'ipotesi che l'uomo potesse essere originario della zona di Bressanone. In seguito ad analisi sul DNA mitocondriale del corpo mummificato, è risultato che il ceppo genetico dell'uomo risulta non più presente a livello mondiale

La persona riemersa da un sonno glaciale di 5300 anni fu subito soprannominata con simpatia ötzi da un giornalista, dal nome della valle che confina con il luogo del suo ritrovamento, pesava 15 chilogrammi, era alta 1 metro e 60 cm. Accanto a lui si trovarono resti delle sue scarpe, del mantello, della faretra, dei suoi calzoni e, fra l'altro, la straordinaria ascia, lavorata prima a colata e poi saldata.

Dagli studi fatti sul corpo, si sa che fu ucciso da una freccia che fu scagliata da lontano, probabilmente morì dissanguato in seguito alla ferita, ricoperto dalla neve è rimasto congelato per tutti questi secoli. Con l'aumento dell'inquinamento atmosferico che ha generato il surriscaldamento del pianeta e il conseguente ritiro dei ghiacciai in alta quota, il corpo è riemerso da sotto il ghiacciaio. Dopo vent'anni dal suo ritrovamento è stato sottoposto ai più moderni esami clinici,  continua ad essere studiato per riuscire a comprendere meglio le popolazioni vissute 5000 anni fa sulla nostra Terra.

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