La partenza
Lunedì 22 maggio
Ci svegliamo presto, il giorno della partenza c'è la solita apprensione per evitare di dimenticare qualcosa.
Il camper ha già su le biciclette da ieri ed è praticamente pronto. Trasferiamo gli alimenti nel frigo del camper e siamo pronti. Il traghetto parte alle 13,30 ma occorre stare a Livorno due ore prima.
Partiamo e siamo già sulla Aurelia in direzione di Grosseto.
Arriviamo a Livorno al molo della Corsica Ferries alle 11,30 c'è già una discreta fila di camper in coda al molo, ma la nave non è ancora arrivata. Il molo è occupato per metà da camper e l'altra metà da auto. I nostri compagni di viaggio sono in maggioranza tedeschi e austriaci seguite da altre nazionalità come belgi ed infine italiani. Gli Italiani si sa che viaggiano soprattutto in Agosto e si perdono i mesi migliori a prezzi più convenienti.
Verso le 13 arriva la nave e incomincia subito a fare scendere i veicoli. Verso
le 13,30 inizia a fare salire i veicoli in partenza, prima le moto e le auto poi
lentamente viene il nostro turno. Quando saliamo ci sono già le file di camper
da un lato e dietro su due piani le auto. Per entrare nello spazio rimasto mi
fanno fare l'intero traghetto in retromarcia. Il personale che parla italiano è molto bravo ad assistere alla manovra. Per fortuna il nostro motorhome di soli 6 metri si gira bene tra le colonne.
Una volta parcheggiato saliamo subito nel ponte dove c'è il self service e pranziamo.
Dopo pranzo ci rechiamo nel ponte poltrone e ci riposiamo un po'.
In navigazione passiamo tra l'isola di Caprera e l'isola d'Elba entrambe molto vicine da riuscire a prendere il segnale dei cellulari.
Alle 18,50 puntuale il traghetto arriva a Bastia e sbarchiamo.
Prendiamo subito la direzione verso sud costeggiando la riviera est. Appena usciti dalla città prendiamo la direzione del PS n.4263
Lat. 42.385693 long. 9.530895 per verificare se è ancora un buon posto da tenere in considerazione quando tornando ci dobbiamo imbarcare e il traghetto è in partenza alle 9,30 di mattina. Il posto è bello da una parte il mare e dall'altra la laguna.
Proseguiamo oltre impostando un altro posto in cui fermarsi sulla costa a Solenzana
PS n.2848 della nostra banca dati.
Distanza circa 80 km non facciamo in tempo ad arrivarci ormai è sera e ci fermiamo a S. Lucia di Montiani lungo la strada. Il parcheggio è all'ombra di grandi querce. Mangiamo e poi a dormire.
La prima spiaggia
Martedì 23 maggio
Ci alziamo e dopo colazione andiamo in spiaggia per prendere il primo sole in
Corsica. Dopo il mare risaliamo sul camper e riprendiamo il viaggio verso sud.
Sulla mia tabella di marcia fissata prima della partenza ho alcune località con
coordinate GPS fissate consultando Google Hearth. Come al solito non tutte si traducono in tappe, alcune per ragioni di tempo altre una volta visitate non sono interessanti o non raggiungibili per barriere anticamper così arriviamo
a Plage de Tarcu dove è possibile fermarsi in uno spiazzo adiacente alla strada con ad un lato dei cassonetti mimetizzati.
Qui pranziamo e nel pomeriggio facciamo il primo bagno.
Poi ripartiamo in direzione di Porto Vecchio; ci fermiamo a comprare alcune cose, e ripartiamo in direzione di
L'Ospedale o U Spidali in corso un piccolo grazioso villaggio posto in montagna;
qui tra foreste di abeti e un lago ci sono bellissimi sentieri nei boschi da fare a piedi o in bicicletta. Non si può affermare di conoscere la Corsica senza salire sulle splendide montagne paragonabili alle nostre Alpi.
Il primo posto per fermarsi con il camper è il parcheggio della graziosa
chiesetta del paese altrimenti bisogna proseguire fino ad arrivare al lago.
Prima e durante il lago sono numerosi gli spiazzi in cui è possibile fermarsi.
Siamo rapiti dal profumo e dai richiami degli uccelli nel bosco. Tutt'intorno è una bellezza unica.
Ceniamo, il silenzio come cade la sera è impressionante.
Mercoledì 24 maggio
Al mattino ci spostiamo lungo la strada che costeggia il lago, troviamo un luogo
stupendo poco sopra ad una spiaggia. Tiriamo fuori le bici e iniziamo la
passeggiata. Poi torniamo al camper per mangiare.
Nel pomeriggio iniziamo una escursione a piedi lungo le rive del lago percorrendolo quasi per intero; la parte più vicina alla diga è rocciosa e non è percorribile. Scattiamo molte foto, il panorama è suggestivo.
Tornati al camper è ormai pomeriggio inoltrato. Più tardi passa una guardia parco che ci avverte che non possiamo rimanere lì la notte e ci invita a raggiungere un parcheggio posto a 2 km dopo la diga dove c'è una cascata. È un posto che non abbiamo ancora visto e gli assicuriamo che ci saremmo andati.
Partiamo per il posto indicatoci, dopo un po' di curve e paesaggi mozzafiato arriviamo: il parcheggio è molto bello, è a pagamento tariffa 5€ ma il botteghino per il biglietto è chiuso come anche il ristorante. Entriamo e parcheggiamo. Ci sono altri camper tutti di tedeschi.
Ceniamo in camper. Cala la notte, il silenzio e il buio sono impressionanti.
La Palombaggia
Giovedì 25 maggio
Al mattino iniziamo il sentiero per le cascate, l'attrazione del posto.
All'inizio il percorso ben segnalato è un po' accidentato su rocce levigate dal tempo. Scordatevi di affrontare il percorso di due km e mezzo con ciabatte da mare, qui ci vogliono scarpe da trekking e aiutano anche i bastoncini soprattutto nel guado del torrente che si farà quasi a ridosso delle cascate.
L'escursione è sicuramente da fare; il paesaggio è molto suggestivo, ci sono rocce levigate dalle intemperie che se fossero scolpite dall'uomo ed esposte in gallerie d'arte avrebbero una quotazione rilevante, ma sono state fatte dalla natura e per noi umani ahimé non valgono nulla.
Poco prima della cascata ci sono delle bellissime rocce in bilico sul burrone che fotografo con soddisfazione.
Arrivato alla cascata non aspettatevi una come quella delle Marmore, è molto più piccola ma fa impressione
perché sbuca dall'interno della montagna.
Tornando verso il parcheggio ormai siamo in tarda mattinata, è incominciata la processione di turisti verso la cascata. Alcuni sono ben attrezzati altri da come sono vestiti dubitiamo che riescano ad arrivare alla meta.
Tornati al camper partiamo per la Palombaggia la spiaggia più famosa della Corsica.
Pur essendo più inclini ad andare a scoprire le spiagge meno note al turismo di massa dobbiamo ammettere che questa è una tappa d'obbligo soprattutto consigliata per famiglie con bambini piccoli. La spiaggia è bianchissima e il mare di una trasparenza unica come testimoniano le foto. Ci ricordiamo ancora la prima volta che la visitammo nel 2002 con il nostro primo camper ed allora avendo nostra figlia di 5 anni era il paradiso.
Abbandonata la strada principale ci incontriamo nella penisola della Palombaggia
le strade sono strette e bisogna procedere a 30 km/h anche meno.
Arriviamo nell'area camper n. 4253. Non troviamo nessun cartello all'ingresso e nessuno nella casetta del guardiano, dentro ci sono alcuni camper accampati. L'area è grande e quasi tutta ombreggiata, ci fermiamo sotto un grande pino. Ha l'aria di un posto abbandonato, ci sono pure in alcuni punti tracce di scavi fatti dai cinghiali. Comunque ormai è ora di pranzo e
mangiamo. Nel pomeriggio andiamo al mare che non è vicinissimo ma agevolmente raggiungibile a piedi. La spiaggia è affollata almeno il tratto più vicino ai parcheggi, se si cammina un po' si arriva ad un lungo tratto di spiaggia con dietro la laguna molto naturale e qui i bagnanti sono più rari.
Facciamo il bagno in un'acqua limpidissima ma fredda.
Calata la sera torniamo al camper.
La Palombaggia l'area camper
Venerdì 26 maggio
Al mattino ci sintonizziamo con la radio su canali italiani; è incredibile quante stazioni si riescono a prendere! Fatta colazione ci rechiamo in spiaggia, amiamo arrivare presto quando ci sono ancora poche persone e il mare è calmo.
All'ora di pranzo torniamo al camper.
L'ampio parcheggio è gratuito e non c'è nessuno che lo gestisce mentre subito dopo c'è un secondo parcheggio aperto a 10€ a notte per i camper,
dotato anche di CS. Nel pomeriggio diversi altri camper arrivano nell'area al momento gratuita.
Nel pomeriggio di nuovo mare a fare delle riprese subacquee.
Il campeggio di Tizzano
Sabato 27 maggio
Partiamo presto direzione Tizzano, si trova nel versante ovest della Corsica, è una zona poco conosciuta che scoprimmo negli anni
'90 quando i viaggi li facevamo con la nostra Moto Guzzi e ci inoltravamo nelle stradine più sperdute.
La destinazione è il campeggio L'Avene a 2 km da Tizzano, arriviamo proprio il primo giorno di apertura e parcheggiamo sul prato.
Oltre a noi c'è un piccolo camper volkswagen di italiani e altre due tende.
Durante la giornata i furgoni con tetto alzabile tipo Westfalia aumentano, sono in grande maggioranza e il nostro motorhome è l'unico del campeggio, non c'è nessun mansardato o semintegrale.
Nel pomeriggio mi diverto a percorrere tutte le stradine sterrate con la mia e-Mtb arrivo a spiagge fantastiche difficilmente raggiungibili.
Mentre le percorro mi fermo a filmare una grossa tartaruga che attraversa la strada, aspetto che si inoltri nella vegetazione e riparto.
La sera cena, accanto al nostro camper intorno a noi il campeggio si popola.
La spiaggia di Tizzano
Domenica 28 maggio
Al mattino ci rechiamo nella spiaggia del campeggio che poi è la stessa dell'abitato di Tizzano, sia come colori che come trasparenza del mare non ha niente da invidiare alla spiaggia della Palombaggia, è solo più corta e raccolta. Dietro alla spiaggia ci sono alcune dune ed un torrente che non riesce a riversare le sue acque in mare si ferma dietro alla spiaggia.
Faccio una lunga nuotata con la nuova maschera subacquea. Finito il bagno mi
sdraio al sole. Si è alzato un bel vento da mare che rende ben fresca l'aria fino al punto che all'ombra fa freddino.
All'ora di pranzo torniamo al camper per mangiare.
Nel pomeriggio ci dedichiamo ad una bella escursione di trekking lungo le strade sterrate poste dopo Tizzano che seguono la costa,
le stesse attraversate con la MTB il giorno precedente. Partendo dal campeggio
si attraversa tutta la spiaggia e si risale nell'abitato percorrendolo tutto
appena fuori del paese la strada diventa sterrata con granelli di granito
sbriciolato, qui sia le rocce levigate dal vento che le spiagge sono di granelli
di granito. Se si prosegue seguendo la costa si incontrano diverse spiaggette
una più bella dell'altra. Noi ci fermiamo ad una a circa 3km dall'abitato. Al
ritorno ceniamo in un ristorante di Tizzano mentre osserviamo il sole che tramonta in mare.
I dolmen
Lunedì 29 maggio
Abbiamo deciso di partire dal campeggio e andare a visitare i Dolmen risalenti all'epoca preistorica della Corsica. Al mattino molti campeggiatori sono già partiti,
ce ne andiamo dopo aver pagato 50 € per le due notti trascorse.
Si deve riprendere la D48 in direzione di Sartene, dopo qualche chilometro prendiamo a destra in direzione di Bergerie,
la strada è stretta e dopo qualche chilometro diventa ancora più stretta al
punto che dobbiamo suonare di continuo perché il nostro camper per evitare i
rami bassi ingombra tutta la strada. Finalmente arriviamo al parcheggio posto
prima del sentiero che porta ai Dolmen lat. 41.535398 long. 8.915728. Sulla tabella all'inizio è indicato il percorso da fare. È una passeggiata molto bella tra i campi e le rocce di granito modellate dalle intemperie, di sicuro sono state di ispirazione a queste per noi primitive popolazioni ma che avevano una loro spiritualità basata sulla natura che noi abbiamo perso.
Il percorso si chiude ad anello e raccoglie 3 siti.
Al ritorno pranziamo sul camper.
Ripartiamo e la destinazione è una spiaggia di Propriano dove abbiamo soggiornato
l'ultimo viaggio fatto nel 2013. Ma una volta arrivati come è ormai la regola in Corsica troviamo solo parcheggi vietati ai camper. Quindi non è consentito ai turisti che viaggiano in camper farsi un bagno al mare nella spiaggia che scelgono come tutti gli altri turisti.
Proseguiamo in direzione di Corte prendendo la strada che da Ajaccio sale all'interno. Ci consoliamo con i paesaggi montani molto verdi. Mentre saliamo ci raggiunge un temporale di breve durata. A col di Vizzavona arriviamo al valico e sembra di essere sulle Alpi. Arrivati a Vivario ci fermiamo in un ristorante per degustare la cucina corsa. Abbondanti le porzioni è una costante in tutta l'isola all'interno dove la gestione è corsa si mangia meglio che sulla costa dove i francesi gestiscono tutti i ristoranti.
Il gestore del ristorante ci lascia passare la notte nel parcheggio vicino al ristorante.
Martedì 30 maggio
Al mattino presto ripartiamo in direzione di Corte ma nel nostro navigatore
abbiamo impostato le coordinate per Bocca di Vezzu alle porte del
Deserto des
Agriates. Si tratta di un parcheggio panoramico metà di molti turisti si fermano per fare foto.
Arrivati tiro giù la mia e-Mtb ed inizio entrando nel deserto. Si tratta di una riserva naturale posta in uno dei posti più belli della Corsica.
La strada è transitabile solo ai mezzi fuoristrada visto che è tutta una pietraia, meglio avere una MTB biammortizzata. Mi diverto a cambiare traiettoria scegliendo quella migliore per evitare le rocce. Il percorso fino al mare è lungo 13 km ma sono tutti su un fondo stradale di pietre naturali e poca terra, inoltre per le piogge che ci sono state ogni tanto ci sono dei pozzangheroni che è difficile evitare. Il percorso è tutto assolato, non ho incontrato nessuno che lo faceva a piedi ma solo in e-Mtb come la mia e qualche fuoristrada abbastanza alto per evitare le rocce.
Arrivato quasi al mare c'è un piccolo villaggio fatto di case di pietra molto semplice ma grazioso.
Lascio la bici vicino ad una casetta e scendo a piedi. Ci sono diverse spiaggette e una duna, il mare ha dei colori che variano dal blu smeraldo al verde, le trasparenze sono fantastiche.
Sono già le 12 e devo rientrare per pranzare con Paola che mi aspetta in camper.
Il ritorno è più faticoso perché quasi tutto in salita sotto il sole. All'andata ho impiegato un'oretta mentre
al ritorno più di un'ora e mezza.
Arrivo al camper distrutto e tutto impolverato e infangato. Mi faccio subito una doccia e poi il pranzo.
Il pomeriggio lo passiamo riposando, c'è una bella aria che proviene dal mare molto fresca è proprio un bel posto panoramico: da un lato le verdi montagne e dal lato in cui soffia il vento il mare. Decidiamo di rimanere lì anche la notte il posto è fresco.
Numerosi sono i turisti che si fermano a fare foto tra cui anche un pullman.
La fanno da padroni le moto, con i loro rombi interrompono la quiete, è di sicuro il mezzo più adatto per girare l'isola.
La sera una cena romantica come sfondo le verdi montagne con sulle cime più alte alcune tracce di neve.
La notte ci fa compagnia un furgone camperizzato con disegni di montagne.
La spiaggia di Patrocinio
Mercoledì 31 maggio
Al mattino ci spostiamo in direzione di Isola Rossa ma ci fermiamo nella grande spiaggia di Patrocinio
lat. 42.633177 long. 8.951273.
Qui ci sono parcheggi in cui è consentita la sosta ai camper dalle 9 del mattino fino alle 19.
E' uno dei rarissimi parcheggi rimasti in cui è possibile per chi viaggia in
camper fermarsi il giorno per un bagno.
Il posto è molto ben tenuto con la macchia mediterranea recintata e con passaggi per recarsi alla spiaggia che è molto grande.
Il tempo però oggi non è dei migliori e non è possibile valutare i colori e la trasparenza del mare. Al mattino cade anche qualche goccia di pioggia e il sole è velato. Rimaniamo tutto il giorno sperando nel pomeriggio, ma ahimé anche il pomeriggio tira un bel vento che non ti invita a spogliarti.
Verso le 18,30 ce ne andiamo e risaliamo al parcheggio di Bocca di Vezzu. Passeremo anche questa notte lì.
St. Florent
Giovedì 1 giugno
Già dalle 8 di mattina arriva il primo pullman, scendono una miriade di coppie tutte anziane e senza giovani. Fanno la solita foto con alle spalle le montagne e poi se ne vanno.
Verso le 10 partiamo anche noi in direzione di St. Florent. La strada è tutta a curve ma molto paesaggistica con a sinistra le montagne del Deserto des Agriates e a
destra la catena di monti altrettanto verdi e senza case.
Arriviamo a Baccialu: un bel casolare con veduta panoramica. Ci fermiamo al piccolo parcheggio con tanto di illustrazione cartografica della zona. Da questo sperone di roccia si vede tutto il golfo di St.
Florent e le montagne circostanti. Al fianco del casolare sotto una tettoia c'è un affresco raffigurante la zona in maniera mitologica.
Ripartiti arriviamo a St. Florent, prima del ponte giriamo a sinistra e
prendiamo la stradina che va a dei campeggi e alle spiagge. Alcune nuvole
oscurano a tratti il sole e il mare non è così invitante quindi invertiamo il senso di marcia e attraversiamo la cittadina molto turistica con il suo porto di barche. Usciti dalla città prendiamo la strada che attraversa il lato ovest del dito.
Non abbiamo intenzione di fare il periplo della penisola perché sappiamo per esperienza che è molto stretta vedere
itinerario corsica nord.
Passato l'abitato di Negro la strada diventa più stretta a causa di rocce che si ergono minacciose sulla strada, non possiamo avvicinarci troppo alle rocce e in una curva un camion che procede in senso inverso ci mette in difficoltà costringendoci a fermarci e farlo passare.
Basta andare avanti! Al primo slargo che troviamo ci fermiamo e pranziamo con la splendida vista sul mare.
Nel pomeriggio inforco la bici e mi faccio un giro nella zona. Anche qui gli unici parcheggi per andare al mare sono interdetti ai camper. Quindi decidiamo di aspettare la sera quando il traffico veicolare è quasi nullo per fare la manovra di girare il camper per il ritorno.
Passeremo la notte in una piazzola panoramica posta più indietro lat. 42.689608
long. 9.318241.
Cena godendoci un panorama unico con il sole che tramonta sul mare.
Verso Bastia
Venerdì 2 giugno
Partiamo con comodo quando il sole è già alto in direzione di Bastia. Domani mattina dobbiamo prendere il traghetto per il ritorno.
Come meta mettiamo nel navigatore il parcheggio PS n.4263 Lat.
42.385693 long. 9.530895 a sud di Bastia: è uno dei rarissimi parcheggi in riva al mare ancora accessibili ai camper è posto in un bellissimo posto con alle spalle la laguna protetta e poco più in là il mare. C'è anche un parcheggio più ampio ma con la solita sbarra anticamper. Comunque la spiaggia è bella e il mare molto trasparente, passiamo facendo l'ultimo bagno in Corsica fino al tardo pomeriggio.
Potremmo passare lì la notte, la distanza dal porto è poca ma la nave per Livorno partirà alle 9,15 e bisogna stare 2 ore prima per il check in che si fa direttamente in coda.
Cerchiamo un parcheggio vicino al porto e lo troviamo subito dopo il porto turistico. Ha anche questo la sbarra anticamper ma è aperta e ci consente di entrare. Passiamo lì la notte.
Verso l'Italia
Sabato 3 giugno
Ci svegliamo alle 6 e dopo colazione ci avviamo al porto. Arrivati c'è già una bella fila che aspetta ai varchi muniti di tabelloni elettronici ma sono ancora tutti spenti con la sbarra chiusa.
Aspettiamo fino alle 9 prima che ci diano il via per salire.
Ora mentre sto scrivendo il traghetto sta passando accanto all'isola di Capraia e la Corsica è sempre più lontana.
La lasciamo senza rimpianti troppi divieti e troppa la fobia contro i camper. Si è chiuso un ciclo iniziato nei primi anni
'90 con i nostri viaggi in motocicletta girandola anche nelle recondite stradine, allora era molto più accogliente e il campeggio libero era ovunque,
vedere gli itinerari seguendo i link su questa pagina:
Corsica. Abbiamo tantissimi bei ricordi consci che non si potranno più ripetere.
Dagli anni 2000 abbiamo viaggiato in camper ma non c'era tutta questa fobia anticamper. Ora con un camper tradizionale intendo delle tre tipologie: mansardato, semintegrale e motorhome ci si trova in grande difficoltà a fermarsi poche ore per un bagno al mare e farlo solo nei campeggi è poca cosa.
Del resto il popolo dei campeggiatori si sta già adeguando, ormai è il camper furgonato il più diffuso nell' isola con grande recupero delle versioni a tetto alzabile tipo Westfalia che possono passare sotto la sbarra.
Non conviene più passare le vacanze in Corsica per il mare meglio optare per la vicina Sardegna o per la Grecia.
In questo momento si vede benissimo la costa italiana: siamo arrivati a Livorno. Un'ora dopo sbarchiamo.