Arcipelago      Creta             Itinerario: Creta Occidentale   
  Elafonissi - ΕΛΑΦONHΣΟΣ  

In riva al mare la sabbia è rosa, l'intensità cambia a seconda di come si infrange l'onda. La spiaggia è bianca, ma se la si osserva bene da vicino si intravedono dei puntini rosa, sono i resti di migliaia di conchigliette. Che si concentrano sulla battigia  e creano il caratteristico colore rosaceo.

Passeggiando, alla mattina presto, sulla striscia di sabbia che si protende verso l'isola ci sono gli ombrelloni e le sdraio ancora vuoti, la pace regna sovrana, gli unici visitatori sono dei gabbiani che hanno ripreso possesso di quell'angolo di paradiso. Impossibile resistere alla tentazione di scattare alcune foto. Arrivati alla fine del lembo di spiaggia che se non fosse per un fiume d'acqua che lo attraversa sarebbe collegata all'altra che si protende dall'isola. Il vento qui tira da ovest ed investe la baia ovest con mare mosso. Mentre nel punto di separazione dell'isola c'è una forte corrente: sembra di attraversare un fiume che dalla baia posta ad ovest si immette nella baia posta ad est dove il mare invece è calmo. L'attraversamento di questo tratto di mare lo si può fare a piedi, l'acqua arriva a mala pena al costume. Arrivati sull'isola, a quest'ora completamente disabitata, inizia la spiaggia, costituita all'inizio da un tratto pianeggiante di sabbia umida con qualche pozza d'acqua, poi segue la spiaggia asciutta e subito si vedono le prime dune colonizzate da macchia mediterranea, questo primo tratto dell'isola è sabbioso e si può esplorare al suo interno a piedi nudi. Affiorano qui inaspettatamente dalla sabbia delle rocce nere probabilmente di origine vulcanica. Superate le prime dune si può decidere se inoltrarsi sulla destra fino ad affacciarsi ad una scogliera, o se camminare sulla sinistra  superando una duna che si affaccia ad una serie di baiette con spiaggia sabbiosa, una più bella dell'altra. Se si procede oltre camminando sempre sulle dune si arriva in vista dell'ultima parte dell'isola, più rocciosa che staccandosi un poco dalla parte sabbiosa  forma una penisola. Qui in una roccia sopraelevata è collocato un faro di segnalazione per la navigazione. Finita l'esplorazione dell'isola si torna indietro. Il paradiso naturale ha già cambiato aspetto: Il primo pullman di turisti è già arrivato; come tanti soldatini che si dispongono alla carica, viene subito occupata la prima fila di ombrelloni, altri armati di telecamere, macchine fotografiche o telefonini sono intenti a fotografare il mare e a farsi fotografare. Sconsolato per l'incantesimo rotto, non mi resta che tirare fuori il kajak e andarmene lontano. L'esercito di vacanzieri continua ad affluire ad ondate fino a circa le ore 13, quando ormai ogni lettino e angolo della spiaggia è stato colonizzato.

Elafonissi costa occidentale

Elafonissi sentiero E4