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Comune di Borrello (Chieti) Cascate del Rio Verde - oasi WWF


Dalla A14 Bologna Bari: uscita Val di Sangro in direzione Castel di Sangro, fino a Borrello;
da Roma: A2 Roma Napoli, uscita San Vittore, direzione Venafro-Castel di Sangro, imboccare il fondovalle Sangro fino a Sant’Angelo del Pesco e poi Borrello;
da Napoli, A2 Roma Napoli, uscita di Caianello, e si prosegue per Venafro.
Da A25: uscita Sulmona quindi in direzione Castel di Sangro si raggiunge il fondovalle Sangro.

Le Cascate generate dal Rio Verde sopra rocce calcaree e marne sono le cascate naturali perenni più alte dell’Appennino; le sue acque attraversano tre salti, rispettivamente di 40, 90 e 30 metri precipitano per oltre 200 metri d’altezza per poi confluire nel fiume Sangro.

La piccola riserva è ricca di biodiversità.
Il torrente Verde è uno dei più integri corpi idrici dell’intero bacino del Sangro, sia per l’elevata qualità biologica delle acque, sia per la presenza faunistica di pregio: gambero di fiume Austropotamobius pallipes, granchio di fiume Potamon fluviatile e la trota fario Salmo trutta. Fra gli uccelli il merlo acquaiolo Cinclus cinclus e la ballerina gialla Motacilla cinerea. Nel territorio della riserva nidificano la poiana Buteo buteo, lo sparviere Accipiter nisus, il gufo comune Asio otus, il falco pellegrino Falco peregrinus ed il nibbio reale Milvus milvus.

La ricca vegetazione della riserva ed il suo basso livello d’antropizzazione hanno favorito la presenza di mammiferi quali la puzzola Mustela putorius ed il raro gatto selvatico Felis silvestris.  

Unico il patrimonio botanico della riserva con la convivenza, nelle profonde gole provocate dal torrente Verde, del leccio con l’abete bianco Abies alba.

Il particolare clima locale ha consentito lo sviluppo e la coesistenza di specie montane, con elementi tipici della macchia mediterranea. Lungo il corso del Verde possiamo osservare una interessante boscaglia alveare di salici cespugliosi Salix triandra , Salix purpurea , salix eleagnos. Tra i pascoli e gli ex coltivi troviamo ginestre, ginepri e prugnoli.

L’oasi è aperta tutto l’anno, visitabile liberamente fino al tramonto.